Il 17 agosto 1938 Papa Pio XI lo elegge vescovo di Amelia. Monsignor Lojali ha quarantaquattro anni ed è il più giovane vescovo d’Italia.
“Sentivo in me che qualche novità si preparava per la mia vita e spontaneamente, senza fatica pensavo che sarei stato pastore…
Così mi preparavo col desiderio spontaneo e alieno da superbia alla più grande grazia che la Chiesa possa concedere a un suo figlio “sacerdote perfetto, padre dei sacerdoti, veramente un alter Christus”.
La comunicazione riservata gli venne portata l’11 luglio dal vescovo di Terni e Narni Mons. Cesare Boccoleri che lo trovò mentre stava pulendo i corridoi con un gruppo di seminaristi più grandi (commenta nel suo diario che anche San Bonaventura quando ricevette il cappello cardinalizio stava lavando i piatti in cucina e ai messi papali disse di appendere il cappello a un chiodo perchè aveva le mani bagnate).
“La gioia e lo smarrimento” annotava “ mi colsero alla notizia; ma rientrai in me stesso e con tutta generosità mi rimisi nelle mani del nostro pastore e Vescovo, Gesù.” La Consacrazione episcopale avvenne il 2 ottobre nella Cattedrale di Amelia. Rievocando quella giornata scriveva: “Che dire della consacrazione episcopale, nella nostra bella Cattedrale, funzione forse mai avvenuta nella nostra città! Fu notato un fatto che impressionò me e tanti altri. Era un po’ nuvoloso il 2 ottobre e a un certo punto della solenne consacrazione, ecco si aprono le nubi e un raggio di luce penetrando attraverso le finestre m’investe in pieno e un’esclamazione di meraviglia esce spontanea da tutti”.
Nella scelta dello stemma adotta la simbologia del pellicano e per motto fa propria l’espressione paolina Impendam et super impendar.
Il 24 novembre, solennità di Santa Fermina, con la presa di possesso della Diocesi, inizia ufficialmente il suo ministero.
Nella prima lettera pastorale dal titolo Pace e Gaudio dell’8 dicembre 1938, indica il programma del suo servizio episcopale: “Alla carità il Vescovo si impegna con solennità nella consacrazione, e la carità sarà tutta la ragione della sua dignità, l’unica aspirazione della sua vita, sino al punto di sacrificarla generosamente per amore delle sue pecorelle, e quindi per amore di quel Dio che gliele ha affidate… Ecco quindi il nostro ideale che seguiremo con tutto l’entusiasmo: La carità al sorriso di Maria.”