ll 22 dicembre 1923 fu ordinato sacerdote per le mani del Card. Vicario Basilio Pompili. Tornò in Diocesi e nella Pasqua 1924 celebrò la prima messa nel paese natio… “Dopo gli ultimi quattro anni di studi teologici a Roma, nel Seminario del Papa, eccomi sacerdote. Mi sorride il pensiero che c’è qualche somiglianza esterna per il sacerdozio di Sant’Ignazio e il mio: capitani, feriti alle gambe, sedere a studiare insieme ai giovinetti, entusiasmo, ardore di battaglie, di conquiste…”
Il Vescovo Mons. Berti gli affidò subito la responsabilità del Seminario Diocesano, di cui lo nominò ben presto rettore e contemporaneamente divenne assistente dell’Orfanotrofio femminile Sant’Angelo.
“Venuto in Diocesi ho accolto la missione di Dio, di rinchiudermi a passare tutta la mia vita a servire, insegnare, curare, coltivare i bambini del Seminario… E siccome avevo bisogno di un po’ di apostolato esterno, mi buttai a corpo morto in un altro istituto mezzo abbandonato specialmente dal lato spirituale. Quindi due ruderi quasi ebbi in cura: il seminario e l’orfanotrofio femminile, apostolato interno e apostolato esterno, due campi di predilezione: i futuri sacerdoti, gli orfani tanto cari al tuo Cuore divino. Insieme a questi prediletti piccoli, anche altre anime predilette, le suore.”
L’8 dicembre 1924 venne nominato Canonico Prevosto, terza dignità del Capitolo della Basilica Cattedrale di Amelia.